15 Ago2009
Messaggio della Madonna a Gerico
Terra Santa - Gerico - Assunzione della Beata Vergine Maria
Oggi nella Chiesa del buon pastore, nella città di Gerico, dove Gesù ha guarito un cieco, ho visto la Vergine con il Bambino Gesù e San Giuseppe. Loro erano vestiti color dorato. Oggi è la Festa dell’Assunzione di Nostra Signora. La Madre di Dio mi ha trasmesso il seguente messaggio, subito dopo che ho ricevuto la Comunione:
Madonna:
La pace sia con voi!Cari figli, Io vengo dal Cielo nella festa della Mia assunzione, per concedervi il Mio amore di Madre. Dio vi invita a pensare al Cielo e a desiderarlo con il cuore. Non desiderate il mondo, perché il mondo non vi può dare il Cielo. Desiderate in questo mondo l’amore di Dio, la Sua Parola e i Sacramenti; desiderate anche la santità e voi otterrete un giorno il Cielo.
O Madre Santa, grazie per essere qui con il Tuo Figlio Gesù e San Giuseppe. Accompagnami. Non lasciarmi da solo. Aiutatemi ad essere fedele a Dio.
Io sono al tuo fianco Mio figlio. Accompagno ogni passo tuo. Lascia che Io ti guidi e vedrai quanto l’amore di Dio è grande per te, per i tuoi fratelli e per tutta l’umanità. Permetti che per mezzo di te, Dio possa guarire la cecità di molte anime per mezzo dei Miei messaggi. Se permettete, Dio farà grandi meraviglie nelle vostre vite. La grazia di Dio oggi si riversa sopra tutta l’umanità. Oggi io ti benedico, benedico i tuoi fratelli e il mondo intero: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!
Prima di andare via la Vergine ha detto:
Il luogo dove ti trovi, fu visitato molte volte da Mio Figlio Gesù, da me e da San Giuseppe. Mio Figlio Gesù è venuto con San Giuseppe in passato qui, quando dovevano comprare qualche cosa per il loro lavoro da carpentiere o per fare la consegna di qualche richiesta o per retribuire qualche favore.
Il Mio Sposo Giuseppe conosceva molto bene questo luogo, perché aveva parenti e conoscenti che abitavano qui. Mio Figlio Gesù quando era più giovane lo accompagnava sempre. Ecco il motivo per cui Lui è venuto qui ed ha fatto tanti miracoli ed ha annunciato la Buona Novella.
Qui passavamo quando dovevamo andare a Gerusalemme per la festa di Pasqua tutti gli anni come dice il Vangelo ( Lc 2,41). Siate sempre grati a Dio, perché questa grazia tu e i tuoi fratelli l’avete ricevuta per mezzo dei nostri tre Cuori uniti nell’amore.
Il pomeriggio, siamo arrivati a Gerusalemme e siamo andati nella Chiesa del sepolcro della Madonna, il luogo della sua assunzione in Cielo. Quando siamo arrivati, stava per iniziare l’Adorazione Eucaristica con i francescani. Questa celebrazione ricorre solamente una volta all’anno, quando i frati hanno il permesso dagli Ortodossi di andare in processione con le candele accese nella tomba della Madonna. La Madonna realmente ha concesso a me e ai miei amici una grande grazia.
Nel momento dell’adorazione ho visto Gesù, nostra Signora e San Giuseppe seduti in troni bellissimi, vestiti d’oro purissimo. Tutti e tre portavano corone regali nelle loro teste che brillavano fortemente. I Tre erano bellissimi, di una bellezza incomparabile e indescrivibile che non potevo esprimere a parole.
Gesù mi guardava con i Suoi bellissimi occhi molto contento. Nostra Signora si inchinava un po’ vicino al Suo orecchio e parlava a Lui di alcune cose, tenendo gli occhi fissi su di me e sorridendo. Compresi che Ella stava chiedendo per le intenzione per cui io pregavo e che loro conoscevano. Nel momento in cui nostra Signora conversava con Gesù io stavo pregando nel mio cuore per Itapiranga, per il Santuario, e per la Sua opera nell’Amazzonia, per i pellegrini, per Don Carillo Gritti, per la salvezza dei giovani, per le famiglie e per l’opera dei tre Cuori. Mentre pregavo nel mio cuore, Gesù, nostra Signora e San Giuseppe sorridevano amabilmente. Nostra Signora mi ha guadato e mi ha detto:
Nel momento dell’adorazione ho visto Gesù, nostra Signora e San Giuseppe seduti in troni bellissimi, vestiti d’oro purissimo. Tutti e tre portavano corone regali nelle loro teste che brillavano fortemente. I Tre erano bellissimi, di una bellezza incomparabile e indescrivibile che non potevo esprimere a parole.
Gesù mi guardava con i Suoi bellissimi occhi molto contento. Nostra Signora si inchinava un po’ vicino al Suo orecchio e parlava a Lui di alcune cose, tenendo gli occhi fissi su di me e sorridendo. Compresi che Ella stava chiedendo per le intenzione per cui io pregavo e che loro conoscevano. Nel momento in cui nostra Signora conversava con Gesù io stavo pregando nel mio cuore per Itapiranga, per il Santuario, e per la Sua opera nell’Amazzonia, per i pellegrini, per Don Carillo Gritti, per la salvezza dei giovani, per le famiglie e per l’opera dei tre Cuori. Mentre pregavo nel mio cuore, Gesù, nostra Signora e San Giuseppe sorridevano amabilmente. Nostra Signora mi ha guadato e mi ha detto:
Mio figlio, prega in questo momento come una corona questa preghiera:
nei pater: Madre, salvaci, per la fiamma dell’amore del Tuo Cuore Immacolato.
Nell’Ave Maria: o Gesù, salva l’Amazzonia dalle tenebre di satana, per mezzo delle apparizioni della nostra Madre Santissima in Itapiranga.
Ho pregato varie volte questa orazione dinanzi a loro tre e supplicavo Loro che ci aiutassero e concedessero tutte queste grazie.
La Sacra Famiglia è scomparsa e il padre francescano ci ha dato la benedizione con il Santissimo Sacramento e dopo siamo andati in processione fino alla tomba di nostra Signora. Ad ogni mio passo il mio cuore vibrava. Quando siamo entrati dalla porta principale che dà accesso alla tomba della Vergine, la Sua presenza Santa ha invaso tutto il mio essere. Sentivo una grande gioia nel mio cuore come mai ho sentito in tutta la mia vita. Quando stavo per entrare nella tomba, ho ascoltato una voce che parlava al mio fianco. Mi sono girato e ho visto un sacerdote passionista che parlava con qualcuno, vicino a me. Per me questo è stato un segno di Santa Gemma Galgani e di San Gabriele dell’Addolorata, i santi protettori del nostro gruppo dei giovani. Compresi che la grazie che io stavo ricevendo era state elargite per mezzo della loro intercessione presso la Sacra Famiglia.
Sono entrato nella tomba di nostra Signora dalla piccola porta in ginocchio e l’ho ringraziata per la grande grazia di essere lì, in questo luogo tanto santo e benedetto dalla Sua assunzione in Cielo; io povero e indegno peccatore non meritavo tanto, ma sapevo che era un grande onore che nostra Signora mi concedeva, dopo avere attraversato tante umiliazioni, critiche e maldicenze in passato. La Vergine mi concedeva questa grazia per essere stato fedele, obbediente e coraggioso; per aver parlato dei Suoi appelli in Amazzonia, sopportando ogni calunnia e diffamazione.
In un attimo mi è apparsa nuovamente la Vergine, più luminosa del solito. Somigliava al sole, anzi, milioni di essi, che erano scesi lì in quel luogo, perché fu una luminosità molto grande. Nostra Signora sorridendo e aprendo le Sue braccia spargeva tanta luce dalle Sue mani e dalla sua persona come mai avevo visto prima. Lei mi ha detto:
La Sacra Famiglia è scomparsa e il padre francescano ci ha dato la benedizione con il Santissimo Sacramento e dopo siamo andati in processione fino alla tomba di nostra Signora. Ad ogni mio passo il mio cuore vibrava. Quando siamo entrati dalla porta principale che dà accesso alla tomba della Vergine, la Sua presenza Santa ha invaso tutto il mio essere. Sentivo una grande gioia nel mio cuore come mai ho sentito in tutta la mia vita. Quando stavo per entrare nella tomba, ho ascoltato una voce che parlava al mio fianco. Mi sono girato e ho visto un sacerdote passionista che parlava con qualcuno, vicino a me. Per me questo è stato un segno di Santa Gemma Galgani e di San Gabriele dell’Addolorata, i santi protettori del nostro gruppo dei giovani. Compresi che la grazie che io stavo ricevendo era state elargite per mezzo della loro intercessione presso la Sacra Famiglia.
Sono entrato nella tomba di nostra Signora dalla piccola porta in ginocchio e l’ho ringraziata per la grande grazia di essere lì, in questo luogo tanto santo e benedetto dalla Sua assunzione in Cielo; io povero e indegno peccatore non meritavo tanto, ma sapevo che era un grande onore che nostra Signora mi concedeva, dopo avere attraversato tante umiliazioni, critiche e maldicenze in passato. La Vergine mi concedeva questa grazia per essere stato fedele, obbediente e coraggioso; per aver parlato dei Suoi appelli in Amazzonia, sopportando ogni calunnia e diffamazione.
In un attimo mi è apparsa nuovamente la Vergine, più luminosa del solito. Somigliava al sole, anzi, milioni di essi, che erano scesi lì in quel luogo, perché fu una luminosità molto grande. Nostra Signora sorridendo e aprendo le Sue braccia spargeva tanta luce dalle Sue mani e dalla sua persona come mai avevo visto prima. Lei mi ha detto:
queste sono le grazie che Dio vi concede!
Compresi che Dio ci concedeva le grazie che tanto supplicavamo nel momento dell’adorazione. Sono stato molto felice e ho cominciato a piangere per l’emozione di tutto quello che vedevo e sentivo. Non riuscivo a fermare le lacrime che scorrevano dai miei occhi copiosamente. La Vergine realmente ha concesso non solo a me, ma a tutta l’Amazzonia, grandi grazie.